Roman copy after a bronze original ca. 350 BCE by Praxiteles. Inv. No. 750.Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Gallery of statues, 62Photo by Ilya Shurygin
Apollo Sauroktonos (“Lisard-killer”).
Roman copy after a bronze original ca. 350 BCE by Praxiteles.
Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Gallery of statues, 62
(Roma, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Galleria delle statue, 62).
GS 62. Statua di Apollo sauroktonos (fig. 9).
Nel 1777 venne rinvenuta dall’abate Rancoureil, insieme ad un’altra analoga (forse quella della Collezione Lansdowne), nella Villa Magnani Mattei Spada (allora di proprietà dell’abate), sul Palatino, e l’anno successivo Gavin Hamilton vendette ai Musei l’opera («statua trovata fralle ruine del Palazzo Imperiale sul Palatino rappresentante il Saurottono, che viene da Prassitele, secondo le recenti scoperte di Winckelmann»). La scultura è appunto una copia (della fine del I — inizi del II sec. d.C.?) dell’Apollo sauroktonos di Prassitele (ca. 350 a.C.), che raffigurava in bronzo una versione giocosa ed ‘infantile’ di un’impresa del dio greco (Plinio, Nat. Hist., XXXIV, 70). Apollo è qui adolescente, colto mentre sta per colpire la lucertola sul tronco con una freccia (non più conservata) nella mano destra: ciò rappresenta un’allusione alla sua futura mitica uccisione (a Delfi) di Pitone, il mostruoso drago che aveva perseguitato la madre Latona.
Inv. 750; A II p. 448 n° 264 tav. 49; Lippold, Handbuch p. 240 tav. 84, 3; B. Neutsch, Studien zur Koroplastik, (JdI, Suppl. 17), Berlin 1957, pp. 19-20 e 23-24; M. Bieber, Sculpture of the Hellenistic Age, New York 1955, p. 18 fig. 18; H 125;
Data: museum annotation.
© 1999. Description: G. Spinola. Guide cataloghi Musei Vaticani, 4. Il Museo Pio Clementino, 2. Città del Vaticano, Roma, 1999, pp. 49—50, cat. no. GS 62.