La testa di Cesare fu venduta ai Musei nel 1804 da Vincenzo Pacetti, restaurata nel 1823 dall’Ilari e quindi esposta nel Museo Chiaramonti. Il ritratto del grande dittatore presenta caratteristiche fisionomiche ben determinate — quali le fosse subnasali accentuate, le rughe sulla fronte ed agli angoli degli occhi — fuse a tratti idealizzati — quali la stereometrica volumetria del volto, l’espressione decisa e concentrata e la stilizzazione della capigliatura —. Questi aspetti si ritrovano in pochi ritratti di Cesare attribuiti al “Il tipo”, detto appunto “Pisa Camposanto-Chiaramonti”, creato postumo sulla base dell’ultima fisionomia del dittatore, probabilmente all’inizio del principato di Augusto (intorno al 30-20 a.C.); il modello risulta ispirato a precedenti ritratti ‘semidealizzati’ di sovrani ellenistici, come ad esempio quello di Antioco III di Siria, detto “il Grande”, della fine del III sec. a.C.

Inv. 713; A I p. 376 n° 107 tav. 39; H 158; Fittschen p. 34 nota 1; L. Faedo, in Pisa, pp. 134-137; E. Simon, Augustus, Kunst und Leben in Rom um die Zeitenwende, München 1986, p. 63 fig. 69; F. Johansen, in Ancient Portraits in the P. Getty Museum, I, Malibu 1987, p. 17 fig. 1; S. Sorrenti, in MNR, I/9, pp. 108-111; M. Hofter, in AA. VV., Kaiser Augustus und die verlorene Republik, Berlin 1988, p. 314 n° 151; R. S. Bianchi, in AA. VV., Cleopatra’s Egypt, The Brooklyn Museum 1988, n° 79; Id., in AA. VV., Kleopatra, Ägypten und die Zeitnwende, München 1989, p. 218 n° 73; G. Grimm, in RM, 96, 1989, tav. 81, 1; M. A. De Angelis, in BMonMusPont, XIII, 1993, p. 99 n° 1032; Moreno pp. 246 e 746 nota 1199 fig. 923; M. Alexandrescu Vianu, in JdI, 110, 1995, p. 286; I. Bignamini, in BMonMusPont, XVI, 1996, p. 370 n° 41. 4; F. Queyrel, in La gloire d’Alexandrie, Paris 1998, p. 283 n° 225.