49—50 гг. н. э. Голова современная, работы Филиппо Тальолини (1745—1809).Инв. № 6056.Неаполь, Национальный археологический музей Фото: И. А. Шурыгин
Император Клавдий в образе Юпитера Капитолийского.
49—50 гг. н. э. Голова современная, работы Филиппо Тальолини (1745—1809).
Неаполь, Национальный археологический музей.
21. Statua colossale seduta di Claudio.
Marmo.
Ercolano, Augusteum (cd. Basilica), a destra nell’esedra rettangolare posta al centro del lato di fondo Napoli, MAN, inv. 6056.
Misure: h. 2,22 m.
Bibliografia: AA. VV., Le Collezioni del Museo Nazionale di Napoli. La scultura greco-romana, Napoli 1989, p. 110, n. 75; D. Boschung, Gens Augusta: Untersuchungen zur Aufstellung, Wirkung und Bedeutung der Statuengruppen des julisch-claudischen Kaiserhauses, in “Monumenta artis Romanae” XXII, Mainz 2002, p. 119, cat. 42. 5, tav. 92, 2.
Simile alla precedente statua colossale di imperatore seduto con testa restaurata per Augusto (cat. 20) è la presente statua colossale, anch’essa di imperatore, nello stesso schema iconografico di Giove, in pendant certamente con la precedente nel rappresentare nell’edificio due esponenti del potere imperiale, per consuetudine il principe regnante affiancato dalla statua del Divus Augustus (H. Döhl-P. Zanker, La Scultura, in Pompei 79. raccolta di studi per il decimonono centenario dell’eruzione vesuviana, a cura di F. Zevi, Napoli 1979, p. 193).
La scultura, restaurata con la testa di Claudio (Guida illustrata del Museo Nazionale di Napoli, a cura di A. Ruesch, Napoli 1908, n. 986), si presenta con le medesime caratteristiche e la stessa impostazione iconografica della statua colossale gemella, sebbene piccole varianti, come il busto più snello, dall’anatomia più accurata e con passaggi chiaroscurali più morbidi e vibranti (indice di un’età più giovanile del personaggio rappresentato, laddove Augusto è raffigurato col torace più imponente e rigido), denotino una sorta di gerarchia fra i due esemplari statuari, verosimilmente raffiguranti l’imperatore vivente e l’immagine di Augusto idealizzata, nella rappresentazione allegorica del potere universale, legittimo e definitivo del princeps, come quello del Padre degli dèi (P. Zanker, Augusto e il potere delle immagini, Torino 1989, p. 245 ss.). Utilizzata dal mondo ellenistico per raffigurare i sovrani a partire da Alessandro Magno, ritroviamo l’immagine dell’imperatore in trono come Giove in alcuni straordinari documenti figurati, quali la Gemma Augustea, con lo stesso Augusto nelle vesti di Giove accanto alla dea Roma, il Gran Cammeo di Francia e la cosiddetta Spada di Tiberio, con Tiberio nel ruolo di Giove, dopo la morte e l’apoteosi di Augusto.
Информация: музейная аннотация.
© 1989 г. Описание: Ercolano. Tre secoli di scoperte. Electa, Milano, 2009, p. 253, cat. 21.