
Roman work of the 2nd century CE after a Greek model of the 4th century BCE. Inv. No. S 409.Rome, Capitoline Museums, Palazzo Nuovo, Cabinet of VenusPhoto by Sergey Sosnovskiy
Capitoline Venus.
Roman work of the 2nd century CE after a Greek model of the 4th century BCE.
Rome, Capitoline Museums, Palazzo Nuovo, Cabinet of Venus
(Roma, Musei capitolini, Palazzo Nuovo, Gabinetto di Venere).
Donated by Benedict XIV.
The number of copies and variations testify the popularity of the work in the Roman world. The value attributed to the sculpture is also documented by the discovery of the statue inside an ancient wall: the owner hid it there to defend it from some imminent danger.
La scultura, di dimensioni leggermente superiori al vero, fu rinvenuta Ira il 1667 e il 1670 nei pressi della basilica di S. Vitale tra il Quirinale e il Viminale e donata ai Musei Capitolini da Benedetto XIV nel 1752. La dea è nuda, ritratta in un gesto sensuale e pudico con le braccia disposte a celare alla vista dello spettatore le armoniose forme del corpo. Gli oggetti che accompagnano la figura la nudità e la pettinatura alludono al bagno lustrale della divinità. Si tratta di una variante della statua di Afrodite creata da Prassitele nel IV secolo a. C. per il santuario della dea a Cnido.
Il numero di copie e varianti conosciute testimonia il successo dell’opera nel mondo romano. Il valore attribuito alla scultura è documentato anche dal ritrovamento della statua in un muro antico: il proprietario ve la nascose per difenderla da un imminente pericolo.