Inscription from sepulchre B on the Via Statilia
70—31 BCE.
CIL I2 2527b. ILLRP 952. AE 2000, 182.
Rome, Tombs on the Via StatiliaPhoto by Ilya Shurygin

Inscription from sepulchre B on the Via Statilia.

70—31 BCE.
CIL I2 2527b. ILLRP 952. AE 2000, 182.

Rome, Tombs on the Via Statilia
(Roma, I sepolcri di via Statilia).

Origin:
Rome, Via Statilia, corner of via di Santa Croce in Gerusalemme.
Description:
Material: marble, tufa.
Inscription is made with scriber.
Language: latin.

CIL I2 2527 b.
ILLRP 952.
AE 2000, 182.

<:columna I>
Clodiae N(umeri) l(ibertae) Stacte.
`L(ucius) Marcius L(uci) f(ilius) Pal(atina) ARM(---)´,
`M(arcus) Annius M(arci) l(ibertus) Hilarus´.

<:columna II>
N(umerius) Clodius N(umeri) l(ibertus)
Trupho.

<:columna III>
C(ai) Annae(i) C(ai) l(iberti)
Pal(atina)
Quinctionis.

<:in una linea>
Học̣ m[o]ṇuṃ[ent]um ḥẹ[r]ẹdes
[ne] s[equa]tur.

Column 1: To Clodia Stacta, freedwoman of Numerius. Lucius Marcius, son of Lucius, from Palatine tribe Arm(---), Marcus Annius Hilarus, freedman of Marcus.
Column 2: Numerius Clodius Truphon, freedman of Numerius.
Column 3: To Quinctio, freedman of Gaius Annaeus, son of Gaius, from Palatine tribe.
In one line: Successors do not receive this monument.

Italiano I diversi gentilizi non permettono neppure di precisare il rapporto esistente tra le liberte Caelia Apollonia e Plotia [- - -]s[- - -?], che pure figurano come contitolari del sepolcro BI, o quello tra i destinatari del monumento B, fatta eccezione per i liberti Clodia Stacte e N. Clodius Trupho, entrambi manomessi da un N. Clodius. Qualche informazione si ricava invece dall’aspetto grafico e dai rimaneggiamenti subiti dalla lista onomastica del sepolcro B, che suggeriscono la possibilità che la tomba sia stata costruita dai liberti Clodia Stacte, N. Clodius Trupho e C. Annaeius Quinctio, a cui in un secondo momento si aggiunsero in veste di comproprietari L. Marcius Arm(- - -) e M. Annius Hilarus. Questa eventualità sembra confortata prima di tutto dall’impaginazione dei nomi Clodia Stacte (a), N. Clodius Trupho (b) e C. Annaeius Quinctio (c) su tre colonne posizionate - alla stregua di didascalie identificative - nello spazio sottostante i tre busti-ritratto allo scopo di realizzare una perfetta corrispondenza tra iscrizioni e immagini, e, in secondo luogo, dalla probabile aggiunta dei nomi di L. Marcius Arm(- - -) e M. Annius Hilarus nello spazio compreso tra la r. 1 (a) e la formula di chiusura hoc monumentum heredes ne sequatur alle rr. 4-5 (a), rispettando il cognome Trupho giа inciso alla r. 2 (b). Una conferma indiretta circa il frazionamento della proprietà originaria viene del resto dal rapporto numerico tra bustiritratto e nomi, che evidenzia come L. Marcius Arm(- - -) e M. Annius Hilarus non fossero previsti nell’apparato figurativo commissionato e predisposto al momento della fondazione del sepolcro.

Proprio l’apparato figurativo e, in particolare, lo schema compositivo e la resa fisionomica dei ritratti (donna — giovane — uomo), nonché il rapporto di comune dipendenza che legava Clodia Stacte e N. Clodius Trupho, generano anche il sospetto che i tre liberti effigiati in facciata siano madre, figlio e padre. In questa prospettiva, Trupho, liberato insieme alla madre da un N. Clodius, nacque verosimilmente quando i due genitori erano ancora schiavi, elemento che spiegherebbe sia la condizione libertina del giovane (i figli nati dal matrimonio tra due liberti erano infatti cittadini romani ingenui), sia il differente gentilizio rispetto al padre C. Annaeius Quinctio, affrancato da un altro patrono (un C. Annaeius). Se vale questa ipotesi, avremmo allora un sepolcro fondato da un nucleo familiare di tre liberti, che successivamente fu in parte venduto, ceduto o donato a due individui apparentemente estranei ai primi titolari, L. Marcius Arm(- - -) e M. Annius Hilarus, con il conseguente aggiornamento onomastico dell’iscrizione in facciata. Al frazionamento della proprietà originaria si devono forse collegare sia la tabellina ansata disegnata a incisione sotto la clausola hoc monumentum heredes ne sequatur, che fu verosimilmente predisposta per un sesto nome (nell’ansa sinistra resta una P), sia le due fasi edilizie del monumento con le modifiche nell’organizzazione interna degli spazi ad esse connesse.

G. Di Giacomo
Literature:
Credits:
Keywords: epigraphia epigraphy inscription iscrizione epigrafia epigraphik epigrafik inschrift épigraphie roman romano romana romani römisch römische romaine gravestone funerary inscriptions epitaph in pietra tombale epitaffio grabstein-inschrift de pierre épitaphe portrait portraiture ritratto ritrattistica porträtmalerei porträt απεικόνιση römisches romain sculptura sculpture sculptural scultura skulptur γλυπτική römischen römischer romains romaines ρωμαϊκό funeral funeraria funerario begräbnisskulptur beerdigung funéraire κηδεία tombstone lapide monumento sepolcrale grabstein from da von via statilia palatine tribe freedman freedwoman sepulchre tomb b monument son clodiae numeri libertae stacte lucius marcius luci filius palatina arm marcus annius marci libertus hilarus numerius clodius trupho cai annaei liberti quinctionis hoc monumentum heredes ne sequatur cil i 2527 illrp 952 ae 2000 182