Roman work of the 2nd cent. CE after a Greek model of the 5th cent. BCE.
Extensive restoration and additions by Ferdinando Lisandroni, 1778—1779. Inv. No. 967.Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Octagonal Court, Cabinet of Canova (Perseus), 6Photo by Sergey Sosnovskiy
Statue of Hermes.
Roman work of the 2nd cent. CE after a Greek model of the 5th cent. BCE.
Extensive restoration and additions by Ferdinando Lisandroni, 1778—1779.
Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Octagonal Court, Cabinet of Canova (Perseus), 6
(Roma, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Cortile ottagono, Gabinetto del Canova (Perseo), 6).
PER 6. Statua di Hermes
Il solo torso con clamide venne ritrovato negli scavi fatti nel Foro di Praenestae (Palestrina) nel 1778, quindi fu ampiamente restaurato ed integrato da Ferdinando Lisandroni (in quello stesso anno e durante il successivo) ed infine esposto nei Musei. L’iconografia che ne deriva è tra le più comuni di Hermes-Mercurio, con il petaso in testa, il caduceo in mano ed un mantello, fermato da una fibbia sulla spalla destra e gettato dietro le spalle, che tuttora conserva tracce di color rosso. La parte antica dell’opera — appunto solo il torso clamidato, ispirato ad un modello greco della metà del V sec. a. C. — è databile intorno alla metà del II sec. d. C.
Inv. 967;
W. Amelung, Die Sculpturen des Vaticanischen Museums, II, Berlin 1908, p. 85 n° 34 tav. 8;
C. Pietrangeli, La provenienza delle sculture dei Musei Vaticani, II, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontifìcie, VIII, 1988, p. 156;
E. Simon, Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae, Zürich-München 1992, VI, p. 505, s. v. Mercurius, n° 11.
© 1996. Description: G. Spinola. Guide cataloghi Musei Vaticani, 3. Il Museo Pio Clementino, 1. Città del Vaticano, Roma, 1996, p. 114, cat. no. PER 6.