First half of the 2nd century CE. Inv. No. 6017.Naples, National Archaeological MuseumPhoto by Sergey Sosnovskiy
Aphrodite of Capua.
First half of the 2nd century CE.
Naples, National Archaeological Museum
(Napoli, Museo archeologico nazionale).
52. Statua di Afrodite
Marmo bianco; h. 210
da S. Maria Capua Vetere, Anfiteatro Campano (1750); Inv. 6017
copia adrianea di originale greco della fine del IV sec. a. C.
Bibli.:
R n. 251;
O. Broneer, “The armed Aphrodite on Acrocorinth and the Aphrodite of Capua”, in University of California Publications in Classical Archaeology, I, 1930, pp. 65 ss.;
L. Laurenzi, “Le Afroditi di Capua e di Milo”, in Arte antica e moderna, VI, 1962, n. 20, pp. 384 ss.;
T. Hölscher, in Antike Plastik, X, 1970, pp. 72 ss., fig. 3;
L. Petrarca, “L’Afrodite di Capua. A proposito di un calco dell’Università di Roma”, in Antiqua 11, 1978, pp. 54 ss.
La dea, col piede sinistro poggiato su un elmo, era raffigurata nell’atto di ammirare la propria immagine riflessa nello scudo di Marte. Il movimento delle braccia e la proiezione nello spazio della figura sono concepiti secondo schemi che compaiono nell’arte greca per la prima volta con Lisippo. Gli occhi dal taglio allungato hanno un’espressione trasognata, il volto ha un ovale allungato con le labbra piccole e ben disegnate.
Forse un tempo era alloggiata, come le altre statue della stessa provenienza (Cat. nn. 53, 54) nel portico costruito sulla summa cavea dell’Anfiteatro.
Text: museum inscription to the sculpture.
© 1989. Description: Le Collezioni del Museo Nazionale di Napoli. I, 2. De Luca Edizioni D’Arte — Leonardo, Napoli, 1989. P. 104, cat. n. 1. 52.