H. 45.5, W. 45.3, D. 6.4 cm. Inv. No. 9018.Naples, National Archaeological MuseumPhoto by Luciano Pedicini
Paintress.
H. 45.5, W. 45.3, D. 6.4 cm.
Naples, National Archaeological Museum
(Napoli, Museo archeologico nazionale).
La pittrice
Da Pompei (VI 1, 10, ambiente 19).
Affresco.
Alt. cm 45,5; largh. cm 45,3; spessore cm 6,4.
Quadro distaccato dalla parete e inserito in cornice lignea; integro; lesioni superficiali e abrasioni.
Napoli, Museo Archeologico Nazionale, inv. 9018.
Nel quadro, sullo sfondo di un giardino impreziosito da un’erma e da un vaso poggiato su una colonna, si staglia la figura di una pittrice che, seduta su un bisellium, è intenta a intingere il pennello con la destra da una cassetta di legno, collocata in basso sopra un rocchio di colonna rovesciato.
Davanti a lei un fanciullo inghirlandato le sorregge la tavoletta che già presenta abbozzata ma riconoscibile l’immagine dell’erma di Priapo, situata alle spalle del fanciullo.
Trattandosi di una scena “di genere”, completano la raffigurazione due figure femminili ammantate. Tuttavia dal loro atteggiamento di curiosità nei confronti dell’operato della pittrice, le donne potrebbero essere interpretate quali acquirenti del quadro e altresì come un gruppo che visita l’atelier dell’artista. D’altronde dalle fonti si conoscono nomi di reali figure di pittrici che talvolta erano pagate anche più dei loro colleghi maschi contemporanei. È il caso della famosa ritrattista laia di Cizico, vissuta intorno al 100 a.C. (Plinio, Nat. Hist., XXXV, 147).
Il riconoscimento della riproduzione di detto affresco su una delle tavole delle Antichità di Ercolano, raffigurante la parete di un ambiente scoperto nel 1771, ha consentito di attribuire il quadro al preciso contesto di appartenenza.
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Pompei, pitture e mosaici, a cura di G. Pugliese Carratelli, I. Baldassarre, voll. I—
© 2008. Photo: Archivio Mondadori Electa, Milano / Luciano Pedicini su concessione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta.