Head: 2nd cent. CE, Roman work. Bust: modern work. Inv. No. 9.Florence, Uffizi GalleryPhoto by Ilya Shurygin
Bust with the head of Aristotle.
Head: 2nd cent. CE, Roman work. Bust: modern work.
Florence, Uffizi Gallery
(Firenze, Galleria degli Uffizi).
Busto con testa di Aristotele
II secolo d. C.Marmo greco e onice.
Inv. 1914 n. 5[1].
Provenienza: in Galleria dalla fine del XIX secolo; proveniente dal complesso della SS. Annunziata.
La testa, inserita in un busto moderno con corazza in onice e panneggio marmoreo, costituisce una delle oltre venti repliche note del ritratto di Aristotele, il cui originale in bronzo fu forse eseguito intorno al 330 a. C. dal celebre scultore Lisippo, allora al servizio della corte macedone, quando il filosofo era ancora in vita. La parte antica, molto restaurata, è un lavoro di età antonina, privo del vigore e della forza introspettiva che distinguono i migliori esemplari del tipo.
Bust with the Head of Aristotle
2nd century AD.Greek marble and onyx.
Inv. 1914 n. 5[1].
Provenance: entered the Uffizi in the late 19th century; originally from the SS. Annunziata complex.
This head, on a modem bust with an onyx breastplate and marble drapery, is one of over twenty known copies of a portrait of Aristotle whose original bronze version may have been cast by the celebrated sculptor Lysippus in around 330 BC. Lysippus was then working at the Macedonian court and the philosopher was still alive. The ancient and much-restored head dates back to the Antonine era but it lacks the strength and introspective force that distinguish the best copies of the original. Aristotle’s writing had a profound influence on the history of philosophy right up to the modem era.
1. Busto con testa di Aristotele (inv. 1914, n. 9[1]). Fig. 2.
Marmo greco: alt. m. 0,73; della parte antica m. 0,32.
Sono di restauro moderno tre quarti della fronte con la radice del naso e tutto il sopracciglio e l’occhio sinistro, il naso, la spalla destra, la parte sinistra del collo con la spalla, il petto. Moderno il busto con la corazza in onice, panneggio in marmo lunense; supporto in breccia con plinto anepigrafe.
Impossibile ricostruire la storia di questo busto; attualmente è collocato nel V ripiano dello Scalone.
È chiaramente riconoscibile come replica del ritratto di Aristotele(1) nonostante i larghi restauri ed il cattivo stato della superficie dilavata e corrosa, ma nulla aggiunge alla conoscenza dell’originale. Impossibile determinare se abbia appartenuto ad un’erma o ad una statua. Per l’incisione delle pupille la copia è databile all’età degli Antonini. Dopo il riconoscimento del ritratto per opera di F. Studniczka(2) si è ancora incerti quale dei vari ritratti menzionati dalle fonti(3) sia stato l’archetipo della serie abbastanza numerosa che possediamo. L. Laurenzi ha concluso che il ritratto sia stato eseguito ancora durante la vita del filosofo, fra il 334 e il 332. E. Pfuhl, per parte sua(4) aveva fatto il nome di Lysistratos, fratello di Lisippo. A Lisippo stesso ha pensato più di recente G. Gullini, ritenendo che l’archetipo sia il ritratto dedicato da Alessandro, di cui è rimasto un ricordo in un’erma acefala di Atene, del II secolo d. C., con iscrizione(5); l’archetipo doveva essere in origine una statua seduta, dal Gullini stesso riconosciuta in una copia Spada.
(1)L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze, 1941 (Quaderni per lo studio dell’Archeologia, Firenze—
(2)F. Studniczka, Das Bildnis des Aristoteles, Leipzig, 1912.
(3)Laurenzi, l. c.
(4)E. Pfuhl, Die Anfänge der griechischen Bildniskunst, München 1927.
(5)C. I. A., III, 1, 946.
[1]In the Mansuelli catalog and in the museum annotation are indicated different numbers (9 and 5).
Fot.: Sopraintendenza alle Gallerie, Firenze, 102120, 102121.
Info: the museum annotation.
Description (1): the museum annotation.
© 1961. Description (2): Guido A. Mansuelli. Galleria degli Uffizi. Le sculture. Parte II. Istituto Poligrafico dello Stato. Roma, 1961. P. 21, cat. no. 1, ill. 2.