9. Testa virile

Da Gubbio, anno 1975.
Età giulio-claudia.
Perugia, Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria.
Marmo bianco.
Alt. max cm 26.

Stato di conservazione: spezzata immediatamente sotto il mento. Fortemente lacunosa la parte destra del viso lungo la tempia e l’occhio destro, il naso, le orecchie. Una profonda lesione orizzontale lungo la parte alta del naso e degli occhi.

La testa, rinvenuta casualmente non lontano dall’area dove sorge il teatro romano, rappresenta un uomo in età matura, dai tratti fortemente caratterizzati nel segno preciso e ben disegnato. La massa compatta dei capelli che avvolge il capo, lo sguardo infossato, concentrato e fortemente plastico, il mento pronunciato e la linea decisa tra guancia e labbra ne suggeriscono l’impostazione derivante da influssi tardo ellenistici, come ha ben rimarcato la Fabbrini all’atto della pubblicazione (Fabbrini L. Marco Vipsanio Agrippa: concordanze e discordanze iconografiche. Nuovi contributi // Eikones. Studien zum griechischenund römischen Bildnis. Hans Jukher zum sechzigsten Geburtstag gewidmet (“Antike Kunst” 19 Beih.). Bern, 1980. P. 101).

E apparsa dubbia l’identificazione con Agrippa (Romeo I. Ingenuus Leo. L’immagine di Agrippa (“Xenia Antiqua”, Monografie 6). Roma, 1998. P. 63), mentre mi sembra da tenere in considerazione, in particolare per l’acconciatura, la possibilità di un ritratto di un personaggio privato emergente di epoca giulio claudia.