44. Asparagi, pedum e formaggio

La composizione ha uno schema del tipo ben noto con finestra centrale e mensola di legno in basso, ma qui valorizzata dalla scelta di bei colori chiari e luminosi (azzurro chiaro la parete di fondo, rosa pallido le ante e il piano della finestra, celeste il cielo, giallo-marrone la mensola). In questo spazio sono presentati gli elementi di un pranzo di tono bucolico un mazzo verde di asparagi legato al centro, posato sulla mensola, con accanto, di traverso, un bastone da pastore, un oggetto che di frequente accompagna la presenza delle fiscelle del formaggio, qui disposte una per lato sul ripiano della finestra. In basso a sinistra un altra fiscella caduta da cui fuoriesce il suo contenuto dà al quadretto l’immediatezza del racconto di un incidente domestico.

Gli asparagi sono l’occasione di un aneddoto sulla cortesia di Cesare, che, ospite a Milano di Valerio Leo. non solo non si sottrasse come i suoi commensali ad un piatto di asparagi rovinato da un costosissimo, ma disgustoso olio profumato, ma anzi ne riprese ancora (Svetonio, 177, Vita Caesaris. 53; Plutarco, Vitae, Cesare, 17).