Roman work, 150—170 CE.
H. 31 cm. Fronto-mental distance 17 cm. Inv. Nos. 29 / 409.Pisa, Museo dell’Opera del DuomoPhoto by Ilya Shurygin
Portrait of a man.
Roman work, 150—170 CE.
H. 31 cm. Fronto-mental distance 17 cm.
Pisa, Museo dell’Opera del Duomo.
88. Testa virile
Opera della Primaziale: Loggetta.
Inv. 1963, n. 409.
Lasinio non dà notizie sulla provenienza di questo esemplare da lui donato.
Marmo lunense. H. cm. 31; distanza fronte-mento cm. 17.
La testa, fissata su una base moderna in marmo, è priva del naso e presenta un’ampia lacuna nella zona occipitale, già restaurata con un’integrazione; nella chioma sono visibili alcune ciocche spezzate sulla tempia destra e sulla sommità del capo. Il volto è stato rilavorato e le tracce dello strumento che ha asportato la superficie originaria sono visibili in particolare sul mento, nella zona della tempia e dell’orecchio destro. La testa è stata sottoposta a un intervento di pulitura.
Inv. 1833, n. 94; Inv. 1845, n. 94; Inv. 1906, n. 103; Inv. 1963, n. 409; Lasinio, 1814, tav. CVII, 105; Grassi, 1837, p. 200, n. 94; Nistri, 1844, p. 155, n. 94; Dütschke, 1874, p. 28, n. 40; Bellini Pietri, 1913, p. 197; Papini, 1914, p. 94, n. 153; Bellini Pietri, 1932, p. 184, n. 94 (103).
Negativi: Alinari 8612; DAIRom 34.615; Ist ArchPisa.
La corta capigliatura ricciuta, composta di grosse ciocche plastiche, forma un netto contrasto cromatico con le superaci del volto, dai tratti ideali. L’intreccio dei ricci, in cui è finemente incisa la trama sottile dei capelli, è scandito da brevi e profondi fori di trapano, che non annullano la corposità delle ciocche. Il volto, dall’ovale pieno, reso massiccio dalla mascella quadrata, è modellato in forme irrigidite: sotto l’ampia arcata sopracciliare gli occhi, dalla forma allungata, privi dell’indicazione dell’iride e della pupilla, conferiscono al viso un’espressione di fredda vacuità. La bocca ha il labbro inferiore carnoso e lievemente sporgente. Il collo, robusto, è quasi cilindrico, appena segnato dalla sporgenza del pomo d’Adamo e dal rilievo degli sternocleidomastoidei.
La resa stilistica della capigliatura trova un confronto nel ritratto di Marco Aurelio del Museo Nazionale Romano 7261, che ripete un tipo creato all’inizio del regno, nel 161 d. C. Una datazione dell’esemplare del Camposanto al decennio dopo la metà del II secolo è suggerita anche dal confronto col ritratto del Vaticano, Sala dei Busti 2862 e dalle affinità stilistiche con la testa classicistica del cosiddetto Antinoo del Museo Capitolino3.
p.194 NOTE
1Per questo v. Wegner, 1939, pp. 40—Info: museum label.
© 1984. Description: Camposanto Monumentale di Pisa. Le Antichità II. Edizioni Panini. Modena, 1984. P. 193—194.