10. Ritratto di Domiziano

Marmo lunense; alt. 35 cm; inv. n. 226.

Provenienza ignota; già al Museo Kircheriano. Superficie leggermente abrasa. Mancano parte dell’orecchio destro e la punta del naso. Parzialmente di restauro parte della calotta cranica e dell’orecchio sinistro.

Bibl.: MNR I, 9, 1, Roma. 1987, R149 (A. A. Amadio), pp. 196—197 con bibl. prec.

Il ritratto rappresenta un giovane uomo con il viso largo. gli occhi piccoli ed infossati, il naso forte e la bocca carnosa; i capelli corti ed ondulati incorniciano la fronte con piccole ciocche a semicerchio.

Il pezzo è stato identificato come una rappresentazione giovanile di Domiziano, collocabile ancora nei primi anni di regno del padre Vespasiano, tra il 72 ed il 75 d. C. Numerose tracce di rilavorazione, in particolare sulla fronte, che appare come scavata, e sulla parte posteriore del capo, hanno spinto ad ipotizzare che anche questo ritratto rappresentasse in origine un altro personaggio: la tipologia della capigliatura ed i tratti fisiognomici hanno fatto pensare ancora una volta a Nerone, alcuni ritratti del quale, in particolare uno conservato a Monaco di Baviera, ricordano assai da vicino il pezzo del Museo delle Terme. La rilavorazione sembra del resto essere una caratteristica frequente nella ritrattistica degli imperatori flavi, soprattutto nei primi anni di regno della dinastia, quando erano a disposizione numerosi ritratti di personaggi colpiti dalla damnatio memoriae, primo tra essi proprio Nerone (Paladini 1981). Questa rilavorazione sembra caratterizzare particolarmente i primi ritratti del giovane Domiziano, al punto che risulta difficile comprendere quale fosse la vera fisionomia del futuro imperatore flavio.