198—204 CE.
H. 62 cm. Inv. No. 641.Rome, Roman National Museum, Baths of Diocletian, Small Cloister of the CertosaPhoto by Ilya Shurygin
Bust of a young Caracalla.
198—204 CE.
H. 62 cm.
Rome, Roman National Museum, Baths of Diocletian, Small Cloister of the Certosa
(Roma, Museo nazionale romano, Terme di Diocleziano, Chiostro piccolo della Certosa).
22. Busto di Caracalla fanciullo
Marmo bianco a grana fine; alt. 62 cm; inv. 641.
Da Roma, Foro Romano, Casa delle Vestali, scavi di Rodolfo Lanciani. Il busto è stato rinvenuto il 3 novembre, mentre la testa il 19 dicembre del 1883, entrambi nel perimetro sud del portico.
La testa è stata ricomposta sul busto, a essa pertinente. Sono presenti alcune lievi scheggiature sui capelli e sul mantello. Il naso è restaurato in gesso.
Bibl.:
Bernoulli II, 2, pp. 201—
Waldhauer 1921—
Paribeni 1932, n. 731;
Budde 1951, pp. 22—
Felletti Maj 1953, n. 254;
von Heintze 1959, p. 176, tav. 44. 2;
von Heintze 1966—
Helbig4, III, 1969, n. 2462;
Fittschen 1971, p. 236, fig. 19. 46;
Wiggers, Wegner 1971, p. 79, tav. 5a;
MNR I, 1, 1979, pp. 332—
Fittschen, Zanker 1985, pp. 98—
EAA. II Suppl., I, 1994, s. v. Caracalla, pp. 879—
Bonacasa Carra 1996, p. 66;
Lindner 1996, p. 140, n. 24;
Pollini 2005, p. 63, fig. 4 a—
Su di un busto nudo, reso fino all’attacco del braccio e coperto da un mantello appuntato mediante una fibula sulla spalla sinistra e da un balteo ornato con tranci stilizzati a rilievo, si imposta la testa di un fanciullo dal profilo ancora paffuto e pingue, come si nota sotto il mento e sulle guance. Peculiari sono i grandi occhi distanziati e dall’iride e la pupilla incise, che. congiuntamente alla capigliatura, caratterizzata da una voluminosa massa di capelli liberamente mossi, ricadenti sulla fronte in due ampie ciocche a falcetto rivolte verso sinistra ed una dritta rivolta verso l’occhio destro. permettono di identificare il personaggio con l’imperatore Caracalla in età giovanile, detto Thronfolgertypus I, noto in numerosissime repliche. Evidenti sono i segni dell’utilizzo del trapano nella separazione interna delle ciocche dei capelli, così da contribuire a creare forti effetti chiaroscurali soprattutto nel contrasto con la levigatezza del volto.
L’identificazione del soggetto c avvenuta grazie al confronto con il rilievo che ornava l’Arco degli Argentari, in cui è raffigurato l’imperatore nell’atto di sacrificare, e supportata dalle emissioni monetali, le quali definiscono anche il range cronologico in cui si deve collocare l’elaborazione del tipo, e cioè tra il 198, anno in cui Caracalla fu designato Augusto, e il 204 d. C.
Il ritratto del Museo Nazionale Romano è uno degli esemplari più notevoli per qualità esecutiva, insieme a quelli del Louvre (MA 495) e dei Musei Vaticani (Busti 347). Rispetto al modello originale, tuttavia, esso mostra un aspetto più maturo e soprattutto lo sguardo rivolto verso sinistra, come nelle repliche di Napoli (inv. 6082) e Mantova. Il tipo di lavorazione degli occhi e la loro forma sono strettamente connessi con il Caracalla nel tipo Vestalinnenhaus, proveniente anch’esso dalla Casa delle Vestali (cat. 23). Il ritratto è databile all’inizio del III secolo d. C.
Data: museum annotation.
© 2014. Description: Terme di Diocleziano. Il chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli. Roma, ed. Electa, 2014. P. 102, cat. 22 (LDF).