161—180 CE.
H. 68.8 cm. Inv. No. 565993.Rome, Roman National Museum, Baths of Diocletian, Small Cloister of the CertosaPhoto by Ilya Shurygin
Bust of Marcus Aurelius.
161—180 CE.
H. 68.8 cm.
Rome, Roman National Museum, Baths of Diocletian, Small Cloister of the Certosa
(Roma, Museo nazionale romano, Terme di Diocleziano, Chiostro piccolo della Certosa).
18. Busto di Marco Aurelio18. Busto di Marco Aurelio
Marmo bianco a grana media; alt. 68.8 cm; inv. 565993.
Dall’impluvium della Villa di via Anagnina a Roma. La superficie del volto appare abrasa e logora. Mancano parte del naso e del busto.
Bibl.:
Inedito. Per confronti;
Fittschen 1999, p. 26, b34, tav. 49;
Calza 1977, pp. 286—
Posta su un collo sottile, la testa presenta una chioma corposa e fittamente inanellata, con intenso uso del trapano a creare una massa fitta di sottili ricci poco definiti. Ciocche mosse contornano la fronte; a destra un lungo ricciolo singolo, al centro un paio di corti riccioli accoppiati e separati. La capigliatura appare poco voluminosa solo all’altezza delle tempie, così da lasciare scoperte le orecchie. Sul retro, invece, la resa della chioma è ancora più sommaria; con ciocche più rigonfie.
La superficie levigata del viso mostra l’imperatore senza segno di rughe, con solchi nasolabiali appena accennati a tendere la pelle delle gote. Il volto ovale, allungato e giovanile, dall’espressione assorta, è incorniciato da una corta barba a ciocche mosse e ondulate sotto il mento. La bocca socchiusa mostra il labbro superiore parzialmente coperto da folti baffi allungati, che si ricongiungono alla barba. Gli occhi, molto consunti, presentano un alto arco sopraccigliare, uno sguardo aperto con ampie palpebre superiori, iride incisa e sguardo rivolto a sinistra.
La testa, di dimensioni leggermente superiori al vero e di fattura non particolarmente apprezzabile (come del resto anche quella del manto) mostra dunque un imperatore privo dei segni dell’età, a renderlo freddo e quasi inespressivo, li ritratto parrebbe relativo al terzo tipo iconografico, secondo il Wagner riferito all’epoca della sua ascesa al trono nel 161 d. C., un modello conosciuto in ben settanta repliche. Diversi particolari fanno tuttavia pensare a un’opera spuria, in cui la relativa ispirazione artistica prende a prestito da tipi diversi. La resa della capigliatura con disposizione e volume in parte discorde dal tipo iconografico non trova confronti stringenti, ma nei caratteri del viso appare invece associabile a due teste, una di collezione privata (appartenente al secondo tipo) l’altra a Villa Doria Pamphili, dove i tratti del viso sono però ancora giovanili.
Data: museum annotation.
© 2014. Description: Terme di Diocleziano. Il chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli. Roma, ed. Electa, 2014. P. 98, cat. 18 (CM).