The statue is a Roman copy of a Greek original of the end of the 5th cent. BCE. The head is plaster cast from ancient head. Inv. No. 179.Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Room of the Greek Cross, 21Photo by Sergey Sosnovskiy
Statue presumable portraying Cleopatra VII.
The statue is a Roman copy of a Greek original of the end of the 5th cent. BCE. The head is plaster cast from ancient head.
Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Room of the Greek Cross, 21
(Roma, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Sala a Croce Greca, 21).
21. Statua acefala femminile con il calco di una testa di Cleopatra (fìg. 46)
La statua femminile non proviene, come si credette lungamente, dalla “Tomba di Nerone” sulla via Cassia (scavi del 1784), ma dall’area della Villa dei Quintili (“Roma Vecchia”), lungo la via Appia (scavi del Pezolli del 1783-1784). La testa originale di Cleopatra — antica, ma non pertinente — dal 1986 è esposta nel Museo Gregoriano Profano (inv. 38511) e, quindi, è stata qui sostituita da un calco; nella statua anche le braccia ed i piedi sono integrati. La statua femminile — presumibilmente proveniente da un sepolcro della via Appia, all’altezza della Villa dei Quintili — è vestita di un lungo peplo, con rimbocco (kolpos) sui fianchi, coperto da un mantello. Non considerando le braccia con gli attributi moderni che la hanno trasformata in Cerere, nella statua si può solo riconoscere una copia romana, della prima metà del II sec. d.C., di un originale greco di età classica, ad esempio vicino alla Prokne di Alkamenes (ca. 430-420 a.C.), ma con caratteristiche anche dell’arte attica degli inizi del IV sec. a.C. La testa è il calco di un originale (del 40-30 a.C.), come detto non pertinente, che rappresenta Cleopatra VII d’Egitto (riconoscibile dai ritratti su monete): il volto è sottile ed elegante, l’acconciatura è una delle tipiche pettinature ellenistiche “a melone”, cinta da un largo diadema e con un simbolo regale (l’uraeus?) sulla fronte. Della famosa regina, oltre all’originale del presente calco, è nota solo un’altra testa a Berlino; altri ritratti sono stati di recente a lei attribuiti, ma gli elementi addotti per tali identificazioni risultano piuttosto incerti.
Inv. 179; L III 1 p. 169 n° 567 tavv. 54 e 62; H 22; Neudecker p. 196 nota 34; Pietrangeli 1987 p. 145 n° 567 D. In particolare sulla testa di Cleopatra: Richter p. 269 figg. 1863-1864; H. Kyrieleis, Bildnisse der Ptolemäer, Berlin 1975, pp. 108, 125, 128 e 185 n° 1 tav. 107, 8-9; W. Trillmich, in AbhGött, III, 99, 1976, pp. 61-62 note 207-208; E. Brunelle, Die Bildnisse der Ptolemäerinnen, Frankfurt 1976, p. 98 e ss.; K. Vierneisel, in JbBerlMus, 22, 1980, p. 5 e ss.; Fittschen-Zanker III p. 38 n° 40 nota 2;
Inscription, origin: museum inscription to the sculpture (2005).
© 1999. Description: G. Spinola. Guide cataloghi Musei Vaticani, 4. Il Museo Pio Clementino, 2. Città del Vaticano, Roma, 1999, pp. 281—282, cat. no. SCG 21.