Sono di restauro moderno: tutta la parte posteriore con la nuca, la punta del naso, il bordo dell’orecchio destro, l’orecchio sinistro, il sopracciglio sinistro, due ciocche sulla fronte, il petto (anche Gross). La superficie è disintegrata e scheggiata in più punti. Il busto è moderno con corazza in nero del Belgio, paludamento in onice, fibula in breccia verde. Supporto in portoro con iscrizione nel plinto: TRAIANVS.
Figura già nell’Inventario del 1704; era in passato, come oggi, nel I Corridoio di Galleria.
Nonostante i restauri e lo stato di conservazione, è il migliore dei tre ritratti di Traiano degli Uffizi, esaltato, eccessivamente peraltro, da D. ed Am. Secondo Bernoulli rappresenta l’imperatore sui cinquant’anni, certo è posteriore ai decennali come ha dimostrato W. O. Gross, che ha inserito questo ritratto in una serie facente capo all’esemplare di Toulouse (Espérandieu, 950) qualitativamente inferiore. Il ritratto è frutto di un processo di idealizzazione, che già si avvicina allo spirito dell’arte adrianea, cancella la contingenza dell’età del personaggio ed elimina l’energia dell’espressione per abbellire ed addolcire i tratti del volto. Così anche l’analisi dei particolari fisionomici manca ed i piani sfumano morbidamente. L’inclinazione e torsione della testa ed il giuoco d’ombre sotto le arcate orbitali conferiscono l’espressione e segnano la direzione dello sguardo, che è già diventata un elemento importante nella rappresentazione iconografica.

Bibl.: H. Dütschke, Antike Bildwerke in Oberitalien, III, Leipzig, 1878, 93; J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, Stuttgart, 1882—1886, II, 2, p. 79, n. 32; W. Amelung Führer durch die Antiken in Florenz, München, 1897, 11; W. O. Gross, Bildnisse Traians, Berlin, 1940, p. 131, tav. 30; G. A. Mansuelli, Sculture antiche degli Uffizi, Milano, 1958, tav. XXIII.
Fot.: Brogi 3224; Sopr. Gall. 25361, 25362.