Marmo greco: alt. m, 0,59; della parte antica m. 0,34.

Sono di restauro moderno: metà del naso, il mento, il padiglione dell’orecchio sinistro, un tassello sulla fronte con parte dei capelli; la superficie è stata ripulita con agenti chimici. Inserita in un busto panneggiato moderno. Supporto in breccia con iscrizione nel plinto: AGRIPPINA / MA.

Era in Galleria nel 1704, come risulta dall’inventario dell’anno. Collocata, come in passato, nel I Corridoio.

Non è certamente un ritratto di Agrippina maior, con i cui caratteri fisionomici non presenta alcun contatto, ma certamente un ritratto privato, forse funerario. F. Poulsen ha avvertito nelle ciocche ai lati della testa e nelle masse scriminate e ondulate caratteri di trapasso fra l’epoca augustea e quella tiberiana, dal momento che ai lunghi boccoli laterali è ancora associata la piccola crocchia dietro la nuca. La datazione si basa sul confronto con una moneta di Livia (Hekler, Jahresh, XV, 1912, p. 74) ma è sembrata giustamente troppo bassa a B. M. Felletti che ha citato la testa degli Uffizi per confronto tipologico con una del Museo delle Terme (Terme RItr, 84); cfr. anche una testa di Formia (Aurigemma, BdA, X, 1930, p. 218, fig. 3). F. Poulsen ha ancora confrontata questa testa con il n. 84; si può richiamare anche la c. d. Poppea, n. 54 che è alquanto posteriore. Questa testa n. 89 per l’obiettivo naturalismo informato da una compostezza classica si pone ancora in età augustea.

Bibl.: D. 128: Poulsen, PortrSt, p. 36, n. 4, figg. 79-80; TermeRitr, 84.

Fot.: Alinari 1160; Sopr. Gall. 112067, 112068.