Philip the Younger, son of Philip the Arab.
Venice, National Archaeological Museum
(Venezia, Museo archeologico nazionale).
74. BUSTO DI FILIPPO JUNIOR (inv. n. 177)
Marmo italico: alt. totale m. 0,47; dal mento all’apice del capo m. 0,21.
Salvo la punta del naso, che è di restauro, e qualche scheggiatura alle orecchie, la conservazione è da ritenere buona.
Proviene dal legato Grimani del 1586. Si conserva nella sala X del Museo.
Il Bernoulli, per primo, ha attribuito questo ritratto a Filippo Junior; l’Anti, senza volerlo identificare, in un primo tempo l’ha raffrontato con le effigi di Filippo il Giovane, in seguito l’ha genericamente datato fra il 220 e il 240 d. C. Il Poulsen, invece, ha cercato di vedervi Massimo, mettendo l’opera a confronto con alcuni ritratti di questo principe conservati nella Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen. Susseguentemente, la Felletti Maj, riprendendo il problema, è giunta alle stesse conclusioni del Bernoulli, accolte anche dalla Scrinari. Recentemente il Braker ha creduto di riconoscere nel pezzo in questione le sembianze di Gordiano III.
Invero, scartata l’ipotesi del Poulsen, soprattutto per motivi fisionomici, il marmo veneziano palesa notevoli affinità iconografiche piuttosto con le raffigurazioni numismatiche del figlio di Filippo l’Arabo (Bernoulli, II, 3, Münzt., IV, 9; Cohen, V, p. 134 ss.; Mattingly—
Lo stile concorda con quello dell’epoca: il volto, dalle superfici larghe e levigate, svolgentisi in una sintassi di equilibrio fra strutture interne e masse plastiche avvolgenti, contrasta con la bassa chioma tormentata da minutissimi segni graffiti di gusto impressionistico, ottenendo un’espressione intenta, leggermente velata di malinconia.
Se l’identificazione — come pare — è da ritenere valida, questo marmo dovrebbe risalire all’ultimo periodo della vita del giovanissimo figlio di Filippo e Octacilia, ucciso col padre a Verona nel 249 d. C., all’età di dodici anni.
Bibl.: Valentinelli, p. 237, n. 261; Dütschke, p. 128, n. 325; Bernoulli, II, 3, p. 151; Pellegrini, n. 145; Anti, in Dedalo, VII, 1927, p. 634, fig. a p. 635; Idem, p. 128, n. 47; Poulsen, Cat. of ancient sculpture in the Ny Carlsberg Glyptotek, Copenhagen 1951, p. 518, n. 745; Felletti Maj, Iconografia, p. 183, n. 229; Forlati Tamaro, p. 23, X, n. 11; V. Scrinari, in E. A. A., III, 1960, p. 678, s. v. Filippo Junior; J. Bracker, Bestimmung der Bildnisse Gordians III nach einer neuen ikonographischen Methode, Münster 1965, pp. 25 s., 28, 122 ss.
Fot: Museo, 97, 534, 1700, 1840, 1897; Fiorentini, 2635, 2727; Alinari, 12884.
© 1968. Description: Traversari G. Museo Archeologico di Venezia. I ritratti. Poligrafico dello Stato, Roma, 1968. P. 92—93, cat. no. 74, ill. 74 a, b.