PN 28. Sarcofago con amazzonomachia

Già conosciuto al momento della morte di Giulio Romano (1546), fu poi nella villa di Papa Giulio III (Villa Giulia), da cui venne trasferito (1776) ai Musei Vaticani, insieme con il sarcofago con scena di nozze PO 18 (inv. 1089). Qui fu restaurato una prima volta, nel 1777, dalla bottega del Sibilla ed una seconda volta, nel 1783, dallo scultore Giovanni Pierantoni. Al centro della battaglia tra Greci ed Amazzoni, avvenuta durante la guerra di Troia, è l’episodio di Achille e Pentesilea (raffigurati con le fattezze dei coniugi defunti), che vede l’eroe greco colpire a morte la regina delle Amazzoni ed innamorarsene proprio in quell’istante. Sul lato sinistro è un troiano (con il berretto frigio), che si inchina per chiedere l’aiuto delle Amazzoni contro i Greci (mentre dietro è un’altra amazzone); sul destro un’altra amazzone con ascia tiene un cavallo per le redini. Il bel sarcofago, sulla base dei ritratti e delle acconciature, è databile negli anni tra il 230 ed il 250 d.C.

Inv. 933; Amelung II p. 120 n° 49 tav. 13; Helbig 244; H. Sichtermann, G. Koch, Griechischen Mythen auf römischen Sarkophagen, Tübingen 1975, pp. 23-24 n° 12 tav. 26. 2, 27, 28; F. Matz, B. Andreae, ASR, XII, 6, Die Mythologischen Sarkophage. Meleager, Berlin 1975, pp. 15 e 61; H. Jung, in JdI, 93, 1978, p. 363 e ss. fig. 20; A. Kossatz-Deissmann, LIMC I, p. 167, s. v. Achilleus, n° 767; P. Devambez, A. Kauffmann-Samaras, LIMC I, p. 600, s. v. Amazones, n° 202; Koch, Sichtermann, pp. 139 e 266 fig. 149; P. P. Bober, R. Rubinstein, Renaissance Artist and Antique Sculpture, New York 1986, pp. 176-177 n° 139; Pietrangeli 1988 p. 158; P. Liverani, Dal Quirinale al Vaticano, in Bollettino d’Arte, 83, 1994, p. 16 nota 61; E. Berger, LIMC VII, p. 301 n° 54 c5.