220—250 CE. Inv. No. B 1 est.Pisa, Camposanto MonumentalePhoto by Ilya Shurygin
Lenos-shaped sarcophagus with strigillated ornamentation and full-length portraits of the deceased in an aedicule (“Brother sarcophagus”) — front panel.
220—250 CE.
Pisa, Camposanto Monumentale.
B 1 est.
Alt. m. 1.285; lungh. m. 2.65; largh. m. 1.43. Dallo «sterrato di levante». Figg. 114—
Sarcofago a lenòs o tinozza; sulla parte posteriore due grandi maschere leonine con anelli appesi alle fauci.
Sulla parte anteriore, strigilature ondulate che restano solo ai due lati dell’edicola centrale; le strigilature sono sormontate, in alto, da una cornice a listelli che va digradando verso il basso. La cornice di sinistra presenta nella parte inferiore lisciata l’iscrizione medioevale.
Le strigilature danno la netta impressione di essere state interrotte e di appartenere ad una redazione primitiva del sarcofago. Da sinistra, entro un incavo profondo circa 6 cm., figura femminile panneggiata stante dal volto sfigurato; indossa tunica e mantello che ricade dalle spalle e si avvolge intorno al braccio sinistro piegato mentre comprende quello destro aderente al petto. La trattazione del panneggio è profonda nella tunica e più sommaria nel mantello. L’acconciatura dei capelli in masse soffici che scendono ai lati del collo è del III secolo, verso la metà.
Al centro, entro un’edicola sormontata da acroterii laterali a palmetta (il centrale è appena abbozzato) e retta lateralmente da colonne tortili con capitello composito, sono due personaggi maschili; il primo a sinistra, ampiamente avvolto in una toga dal sinus grandioso che trattiene con la sinistra, ha nella sinistra un rotolo, ha calzari ai piedi e si volge lievemente alla sua sinistra; il secondo personaggio, appena più alto, indossa una toga il cui umbo è rigido e obliquo, ha calzari ai piedi mentre forse il braccio sinistro piegato (che è rotto al gomito) teneva qualche attributo. A terra, a destra e a sinistra, rotoli di pergamene legati insieme. I volti appaiono imberbi e consunti. Al centro fra i due personaggi stemma medioevale.
All’estremità destra, in una nicchia simile a quella dove è la donna, personaggio maschile barbato che indossa sagum militare, corazza e alti p.114 calzari, con braccio destro in cui doveva essere, forse, qualche attributo (rotto l’avambraccio).
Anche qui le strigilature appaiono interrotte, e il personaggio insiste su di una base sagomata.
Posteriormente, due maschere leonine, alla distanza l’una dall’altra di m. 1.17, tengono tra le fauci due anelli bronzei. Questo sarcofago, che accoppia le maschere leonine con anelli nelle fauci, alla inserzione dell’edicola centrale con defunti, e, anche a due figure (maschile e femminile) sulla curva della tinozza, riveste particolare importanza per gli elementi ritrattistici abbastanza ben conservati sia nelle figure centrali che in quelle laterali. Le due figure centrali richiamano la moda dei ritratti notissimi di Gordiano III (Felletti-Mai tav. XVII, 56, 58, 57, 61—
Dütschke n. 123;
Lasinio tav. CXXI;
Reinach III p. 126 n. 1;
Papini p. 35 n. 51;
cfr. C. Chiarlo in «Annali Sc. Norm. Sup.» 1974, 4 pp. 1317—
Iscrizione del sec. XIV in alto a sinistra (cm. 48 x 4)
Lo stemma Falconi (cm. 14,5 × 12,5) consistente in uno scudo a scacchi, è stato scolpito fra le teste delle figure centrali.
I Falconi furono una facoltosa famiglia mercantile dei secoli XIII—
© 1977. Description: Arias P. E., Gabba E., Cristiani E. Camposanto Monumentale di Pisa. Le Antichità. Pacini Editore, Pisa, 1977. P. 113—114, cat. B 1 est.