Marble. 310—320 CE.
H. 0.75 m; L. 2.25 m; B. 0.91 m. Inv. No. A 4 int.Pisa, Camposanto MonumentalePhoto by Ilya Shurygin
Sarcophagus with scenes of hunting.
Marble. 310—320 CE.
H. 0.75 m; L. 2.25 m; B. 0.91 m.
Pisa, Camposanto Monumentale.
A 4 int.
Alt. m. 0.75; lungh. m. 2.25; prof. m. 0.91.
Dal convento dei Cappuccini. Figg. 73—
Sarcofago a cassa rettangolare con coperchio pesante. Al centro, un cavaliere in tunica e clamide, assale il cinghiale con la lancia; a destra ed a sinistra due gruppi antitetici di cacciatori. A destra altri due cacciatori a cavallo inseguono un cervo che si è nascosto, addentato sul dorso da un cane, mentre un altro sopra di lui esce dalla foresta indicata da un albero fronzuto che conclude la scena: un albero e forse un accenno di grotta sono fra questo gruppo e la scena centrale.
A sinistra altri tre cacciatori a cavallo inseguono due onagri coadiuvati da due cani mentre in basso una lepre fugge, un cervo giace ucciso a terra, un cinghialetto emerge in basso sotto il cinghiale e un cerbiatto appare pure ucciso. L’estremità sinistra è pure inquadrata da un albero dai due lati.
Sul fianco sinistro due alberi molto fronzuti entro cui è un cacciatore con asta a cuspide, vestito di clamide e un corto mantello (inteso a sottolineare il paesaggio montuoso e freddo); al guinzaglio è legato presso un albero un cane che abbaia, mentre un altro davanti a lui si volge, pure legato all’albero. Dal pendio scosceso sembra uscire un cerbiatto,, un altro cacciatore addirittura incappucciato, esce da una grotta.
Sul fianco destro due cacciatori si preparano a partire, uno con asta e con due cani al guinzaglio, l’altro sempre indossante il solito mantelletto pesante, col falco nella destra alzata.
Il tema, nella sua composizione complessa, è quello dei sarcofagi con scene di battaglia; e il defunto a cavallo con clamide svolazzante è pari al generale delle scene militari dove combatte al centro della mischia (cfr. Cumont add. a p. 155 n. 2); qui, novello Meleagro, combatte col cinghiale, ma è chiaro che la caccia al cervo e quella agli onagri allarga il senso della rappresentazione ad un richiamo alle scene di battaglia.
Tema di grandissima diffusione, quello della caccia al cinghiale trova, per quanto concerne il nostro sarcofago, un confronto abbastanza vicino nel sarcofago di villa Doria Pamphili (anche se, là, c’è il duplice assalto delle belve da sinistra e da destra, Inst. neg. 7432) più che in quello dì palazzo Massimo (Matz-Duhn n. 2949) e di villa Medici (Matz-Duhn n. 2967). Nei sarcofagi di Arles, Conservatori (Helbig4 II n. 1791) Osimo Museo Nazionale Romano (Helbig4 III n. 2162) il tema del cinghiale è sulla metà sinistra mentre a destra in senso opposto è la caccia al cervo.
L’uso del trapano, la rigidezza dei panneggi svolazzanti, la semplificazione degli schemi dei singoli gruppi di contendenti, e i pochi residui iconografici dei volti dei cacciatori centrali, fanno ritenere il sarcofago databile molto tardi, fra il 310 ed il 320 d. C., per il carattere dei volti.
Dütschke n, 163;
Lasinio tav. CXXXIV;
Da Morrona II p. 255;
Papini n. 72 p. 51;
RR III p, 1244 n. 1;
Rodenwaldt in «Röm. Mitt.» 51, 1936 pp. 62, 66;
v. Schoenebeck in «Röm. Mitt.» 51, 1936 pp. 252, 291, 295;
Reschke pp. 377 n. 223, 379, 394 n. 43.
© 1977. Description: Arias P. E., Gabba E., Cristiani E. Camposanto Monumentale di Pisa. Le Antichità. Pacini Editore, Pisa, 1977. P. 97—98, cat. A 4 int.