Marcus Vipsanius Agrippa.
Vibo Valentia, State Archaeological Museum
(Museo archeologico statale).
Insieme al ritratto dall’area del Foro Boario a Roma (R2), la replica di Vibo Valentia è la migliore testimonianza a noi pervenuta del più antico tipo ritrattistico di Marco Vipsanio Agrippa. Qualitativamente assai notevole, la testa è rivolta verso sinistra e presenta tratti giovanili e fortemente idealizzati: l’espressione concentrata è resa più incisiva dal lieve aggrottarsi della fronte e dalla profondità degli occhi, ombreggiati da sopracciglia leggermente oblique. La pienezza delle guance non nasconde l’impalcatura ossea, la bocca è morbida e serrata. La torsione del collo è sottolineata dal turgore muscolare ben visibile sul lato sinistro, e la veduta di profilo rivela un incipiente doppio mento.
La precisione nella realizzazione della capigliatura di questa replica ci autorizza a proporne qui una descrizione dettagliata, che varrà anche per le altre più attente copie del prototipo. I capelli sono delineati in P. 178 singole ciocche voluminose, che si aprono in un grande tenaglia divaricata in corrispondenza della tempia sinistra. La frangia sulla fronte è delimitata sopra l’occhio sinistro da un piccola ciocca rivolta verso l’esterno, cui fanno seguito tre riccioli di andamento opposto; sull’occhio destro essa si conclude con una piccola ciocca biforcuta, mentre una stempiatura demarca la transizione alla zona delle tempie. Il profilo sinistro è caratterizzato dalla sequenza di due ampie tenaglie divaricate: l’una posta come si è detto in corrispondenza della tempia, l’altra più in basso davanti all’orecchio; sul profilo destro prevale invece una maggiore semplicità dell’acconciatura, che si segnala soprattutto per una profonda stempiatura e per la presenza di due ciocche a virgola sopra l’orecchio. Sul retro i capelli si dipartono da un alto vertice occipitale, aprendosi con andamento a vortice.
Nel generale colorismo dell’insieme i dettagli di questa testa sono assai nitidi e precisi, e insieme alla accentuata plasticità della capigliatura ne indicano una datazione ad età ancora protoaugustea. La replica di Vibo Valentia si dimostra quindi essere una delle più antiche attestazioni del primo ritratto di Marco Agrippa, ed il confronto con il contemporaneo ritratto ai Musei Capitolini (R2) suggerisce per essa una realizzazione ad opera di una bottega urbana; incerta la sua provenienza da un contesto pubblico o privato938.
938Per i rapporti della famiglia di Agrippa con Vibo Valentia, v. sopra, p. 101 s.Faedo L. Aspetti della cultura figurativa in età romana, in Storia della Calabria antica. Età italica e romana, Reggio Calabria 1994 p. 599. Fig. 4.
Faedo L. in Camposanto monumentale di Pisa. Le Antichità, a cura di S.Settis, vol. II , Modena 1984. N. 69. P. 138.
Foti G. Attività della Soprintendenza alle Antichità della Calabria nel 1973 // Klearchos. Vol. 15-16. 1973-1974. P. 125. Fig. 6—
Roddaz J.-M. Marcus Agrippa. Rome, 1984. P. 619—