20—45 CE.
110.5 × 103 cm. Inv. No. 8997.Naples, National Archaeological Museum, Hall LXVIPhoto by Luigi Spina
Perseus freeing Andromeda from the sea monster.
20—45 CE.
110.5 × 103 cm.
Naples, National Archaeological Museum, Hall LXVI
(Napoli, Museo archeologico nazionale, Sala LXVI).
Perseo libera Andromeda
Da Pompei, Casa del Principe di Montenegro (Ins. Occ. VII 16, 13, 10).Affresco.
III stile.
Età augustea/età giulio-claudia.
Alt. cm 110,5 (int. cm 103); largh. cm 103 (int. cm 97); spessore cm 8,8.
Quadro distaccato dalla parete e inserito in cornice lignea; ricomposto da frammenti con ampia lacuna nell’angolo superiore destro, lesioni superficiali, pittura abrasa e sbiadita specie nella parte inferiore.
Napoli, Museo Archeologico Nazionale, inv. 8997.
Il mito di Perseo e Andromeda appare molto diffuso in varie repliche di diverso livello qualitativo nelle pitture di Pompei e di Ercolano. Andromeda, figlia di Cefeo re degli Etiopi e di Cassiopea, era stata offerta in sacrificio dal padre per placare l’ira distruttiva di un mostro, inviato da Poseidone per vendicare l’offesa fatta alle Nereidi dalla madre della giovane, vantatasi della sua bellezza. Andromeda venne poi liberata dal prode Perseo, sopraggiunto durante il viaggio di ritorno dopo l’impresa dell’uccisione di Medusa.
La giovane donna, ritratta in piedi al centro del quadro, su uno sfondo marino, ancora immobilizzata su uno scoglio, con accanto un ventaglio di foglie e una cesta di paglia o vimini gialla, semivestita di una tunica bianca che le lascia scoperto il busto e di un mantello giallo drappeggiato sulla spalla sinistra lungo sino ai piedi, volge lo sguardo grato verso Perseo, raffigurato stante alla sua sinistra, in posizione più bassa. Sul nudo corpo bruno e muscoloso egli indossa solo un drappo amaranto, girato attorno al collo, ricadente dietro le spalle e sulla gamba destra, poggiata sullo scoglio, e avvolto intorno all’avambraccio sinistro, semiflesso lungo il corpo a reggere una spada. Di profilo, reclina rispettosamente il capo dai mossi capelli e sostiene cavallerescamente con il braccio destro piegato in alto il braccio sinistro di Andromeda, per aiutarla a discendere dalla roccia, cui era stata legata per il sacrificio.
Sul lato sinistro due donne, personificazioni delle Aktai, vestite di tuniche bianca e azzurra, sedute su altri scogli, su cui è appoggiata una trave lignea, osservano a capo chino l’immagine riflessa nell’acqua della Medusa uccisa da Perseo, senza partecipare emotivamente al salvataggio. In basso si scorge un pesce che emerge con la testa dall’acqua.
La composizione è statica, come fissata nell’atteggiamento statuario dei protagonisti della vicenda, anche se non priva di valore qualitativo, specie nella grazia dei volti e nel trattamento dell’anatomia dei corpi. Il quadro, replica di una celebre opera del pittore Nicia, è analogo al quello rinvenuto nella casa dei Dioscuri (VI 9, 6) in IV stile e nella Casa dei Cinque Scheletri (VI 10, 2, 12), con i quali questo esemplare viene spesso confuso.
G. Fiorelli, Gli scavi di Pompei dal 1861 al 1872, Napoli 1873, pp. 47—
W. Helbig, Wandgemälde der vom Vesuv verschütteten Städte Campaniens, Leipzig 1868, n. 1187;
Guida illustrata del Museo Nazionale di Napoli, a cura di A. Ruesch, Napoli 1908, n. 1361;
O. Elia, Pitture murali e mosaici nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Roma 1932, n. 120;
K. Schefold, Die Wände Pompejis. Topographisches Verzeichnis der Bildmotive, Berlin 1957, p. 209;
Le collezioni del Museo Nazionale di Napoli: i mosaici, le pitture, gli oggetti di uso quotidiano, gli argenti, le terrecotte invetriate, i vetri, i cristalli, gli avori, a cura dell’Archivio Fotografico Pedicini, vol. I, Roma 1986, pp. 134—
Pagano, M. and Prisciandaro, R., 2006. Studio sulle provenienze degli oggetti rinvenuti negli scavi borbonici del regno di Napoli. Naples: Nicola Longobardi, p. 165.
Fiorelli G., 1840. Pompeianarum antiquitatum historia, Vol. 2: 1819—
© Photo: Luigi Spina.
2019. Add. information: http://pompeiiinpictures.com.
© 2008. Description: Nava M. L., Paris R., Friggeri R. Rosso Pompeiano. La decorazione pittorica nelle collezioni del Museo di Napoli e a Pompei. Electa, Milano, 2008. P. 108.