52 × 62 cm. Inv. No. 421.Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Room of the Animals, 138
Mosaic emblema with a lion attacking a bull.
52 × 62 cm.
Rome, Vatican Museums, Pius-Clementine Museum, Room of the Animals, 138
(Roma, Musei Vaticani, Museo Pio-Clementino, Sale degli animali, 138).
138. Mosaico policromo con un leone che assale un toro
Rinvenuto a Villa Adriana (la prima menzione è del 1779 da parte del Piranesi), poi passò al conte Fede e fu acquistato da Pio IX (1846—
Inv. 421;
W. Amelung, Die Sculpturen des Vatikanischen Museums, II, Berlin 1908, p. 337 n° 125a tav. 33;
W. Helbig, Führer durch die öffentlichen Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, I, (4a ed.), Tübingen 1963, 106;
T. Kraus, Das römischen Weltreich, Berlin 1967, p. 268 n° XIX;
J. M. C. Toynbee, Animals in Roman Life and Art, London 1973, p. 357 nota 53 e pp. 376—
J. Raeder, Die statuarische Ausstattung der Villa Hadriana bei Tivoli, Frankfurt-Bern 1983, p. 295;
C. Pietrangeli, La provenienza delle sculture dei Musei Vaticani, II, in Bollettino dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, VIII, 1988, p. 193;
K. E. Werner, Mosaiken aus Rom: Polychrome Mosaikpavimente und Emblemata aus Rom und Umgebung, Würzburg 1994, pp. 108—
Guide cataloghi Musei Vaticani (1996)
Mosaici del Gabinetto delle Maschere e della Sala degli Animali
Pagine 23—
Museo Pio-Clementino
Gabinetto delle Maschere, inv. 45762;
m 2,40 × 2,40 (il pavimento musivo completo) e cm 54 × 54 (i singoli emblemata).
Sala degli Animali, invv. 421 e 423; cm 52 × 62 (ognuno dei due emblemata).
Vennero trovati negli scavi del cardinale Mario Marefoschi nel 1779 a Villa Adriana, presso Tivoli; erano montati nel pavimento della Basilica (il cosiddetto Palazzo Imperiale), tre in prossimità dell’abside e tre verso il vestibolo.
Sono di età tardorepubblicana i tre mosaici con maschere e della prima età augustea i tre mosaici con scene bucoliche; provengono presumibilmente da una villa di età repubblicana nell’area e vennero tutti reimpiegati a Villa Adriana. Il mosaico del Gabinetto delle Maschere fu assemblato e completato, negli anni 1781-91, da Andrea Volpini, mentre i due emblemata della Sala degli Animali vennero restaurati e integrati (fra il 1843 e il 1864) da Michelangelo Barberi.
Bibl.:
B. Nogara, I mosaici antichi conservati nei palazzi pontifici del Vaticano e del Laterano, Milano 1910, pp. 16-17 e 19-20, hg. 5, tavv. 28-34;
K. E. Werner, Die Sammlung antiker Mosaiken in den Vatikanischen Museen, Città del Vaticano 1998, pp. 112-127.
Sala degli Animali.
Emblemata musivi con paesaggio bucolico
Pagine 29
Il mosaico raffigura un paesaggio in cui si svolge una dinamica scena di caccia, assai lontana dai toni idillici degli emblemata precedenti. Sulle sponde di un laghetto circondato da rocce un leone ha assalito un toro: i suoi artigli bloccano la preda e le sue fauci già la dilaniano; il toro cerca di divincolarsi ma sembra in procinto di soccombere e dalle ferite sgorga ormai copioso il sangue. In secondo piano una vacca fissa la scena; essa è in acqua, ma si accinge al movimento, probabilmente dettato dal terrificante episodio che le si para davanti. Anche in questo caso gli interventi del Barberi alterano l’originalità dell’opera, inserendovi alcuni elementi che tuttavia contribuiscono ad armonizzare i vari brani del soggetto e a ottenere così una gradevole e coerente lettura della scena.
I mosaici antichi. Musei Vaticani (2002)
© Photo: Archivio Fotografico dei Musei Vaticani.
© 1996. Description (1): G. Spinola. Guide cataloghi Musei Vaticani, 3. Il Museo Pio Clementino, 1. Città del Vaticano, Roma, 1996, pp. 171—172, cat. no. SA 138.