Portrait of Livia
Head: white coarse-grained marble; bust: white fine-grained marble;
Dating of the head: the reign of Augustus (27 BCE — 14 CE), reworked after his death.
Dating of the bust: age of the Middle Empire (second half of the 1st cent. — 3rd cent.).
H. 50 cm.
Foligno, Archaeological Collection of the Palazzo Trinci

Portrait of Livia.

Head: white coarse-grained marble; bust: white fine-grained marble;
Dating of the head: the reign of Augustus (27 BCE — 14 CE), reworked after his death.
Dating of the bust: age of the Middle Empire (second half of the 1st cent. — 3rd cent.).
H. 50 cm.

Foligno, Archaeological Collection of the Palazzo Trinci
(Foligno, Collezione archeologica dei Trinci).

Origin:
From Foligno, fraction of San Giovanni Profiamma (Forum Flaminii), ca. 1911.
Description:

Italiano 19. Busto ritratto di Livia

Da Foligno, frazione di San Giovanni Profiamma (Forum Flaminii), verso 1911.
Foligno, Raccolta archeologica di Palazzo Trinci.
Testa: marmo bianco a cristalli grossi. Busto: marmo bianco a cristalli piccoli.
Alt. max cm 50; mento fronte cm 20; distanza occhi cm 11.

Poche e frammentarie sono le notizie relative al rinvenimento, operato in un piccolo edificio absidato prospiciente una via basolata, interpretato da Thomas Asbhy(1) come una fontana, probabilmente suburbana, posta lungo la via Flaminia.

La testa conserva un ritratto ufficiale di qualche interesse, caratterizzato dal capo girato leggermente verso destra, con i capelli spartiti in due bande che incorniciano il volto, mentre una terza, ora in parte perduta si rigonfiava nel nodus frontale. Il volto presenta forme giovanili, caratterizzate da grandi occhi e bocca piccola dalle labbra sottili che permettono di riconoscere le sembianze di Livia, terza moglie dell’imperatore Augusto, secondo l’iconografia che venne largamente propagandata durante l’età augustea(2). Il ritratto è stato oggetto però di lunga attenzione. Infatti, in un periodo successivo venne abraso il nodus frontale e risarcita la lacuna probabilmente con stucco forse per adeguare la scultura alla nuova immagine che l’imperatrice adottò dopo la morte di Augusto (14 d. C.) durante il regno del figlio Tiberio, quando solitamente era raffigurata in forme più giovanili che sfrondavano i segni del tempo e l’avvicinavano ad immagini più idealizzate e classicheggianti(3). Ulteriori interventi sembrano essere documentati dalla sistemazione del busto, recuperato insieme al momento dello scavo(4) e riunito nel recente restauro operato nel 1989. Il busto non sembra contemporaneo al ritratto(5) e nella forma e nel tipo di abbigliamento con la tunica ammantata da un ricco e spesso mantello, la palla, segue modelli utilizzati, in particolare, durante la media età imperiale(6). Le immagini di Livia innalzate ancora durante il principato dell’imperatore Claudio, presentano un busto abbigliato con minore enfasi(7). La scultura doveva essere stata assicurata ad una parete e, per impedirne il trafugamento, venne bloccata con una grossa grappa, della quale rimane l’alloggiamento nella zona occipitale. La presenza di questa scultura a Forum Flaminii — centro che doveva la sua importanza al fatto di essere stato fondato, come ricorda Paolo nella sua epitome, quale negotiationis locus, (Sex. Pom. Fest. p. 74, 15—16 L) lungo la Flaminia, all’incrocio di importanti itinerari provenienti rispettivamente da Roma, dall’Etruria e dal Piceno — è di qualche interesse e potrebbe essere posta in rapporto con un particolare atto di munificenza operato a favore di questa piccola comunità. E noto che l’imperatore Augusto, come ricorda nelle Res Gestae (Div. Aug., pp. 150—151, app. 3), fece eseguire molti lavori di restauro e di manutenzione alle infrastrutture della via Flaminia (cfr. Suet., Aug. 30, 1) e la sistemazione della fontana e del ritratto potrebbe essere posta in relazione di questi interventi. Non si deve però dimenticare che con molta probabilità Livia Drusilla seguì il primo marito, Tiberio Nerone, probabilmente anche in Umbria centrale a Perusia negli anni 41—40 a. C. durante il Bellum Perusinum (Cass. Dio., XLVIII, 15) e, proprio alla fine di quella guerra, Livia abbandonò Tiberio Nerone e scelse di seguire le sorti di Ottaviano (Suet., Aug. 62, 2). La presenza del ritratto dell’Augusta, potrebbe segnalare sia un atto di munificenza verso questa piccola comunità ma anche indicare un momento della vita privata della donna. Lo storico Appiano ricorda che presso Foligno — il cui territorio è attraversato da due diversi itinerari della via Flaminia che si raccordano a Forum Flaminii — le forze fìlo-antoniane guidate da Ventidio Basso, Asinio Pollione e Munazio Planco si riunirono per andare in soccorso di Lucio Antonio assediato dal giovane Ottaviano entro le mura di Perugia (App. Bell. Civ. V, 139—141; cfr. E. Gabba (a cura di), Appiani bellorum civilium. Fiber quintus, Firenze 1970, pp. 67—68).

Cfr.: K. Fittschen — P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen und den anderen kommunalen Sammlungen der Stadt Rom, III. Kaiserinnen- und Prinzessinnenbildnisse Frauenporträts, Mainz am Rhein 1983, p. 2, nota 6, h; L. Sensi, Busto-ritratto di Livia, in Gens Antiquissima Italiae 1989, pp. 170—171.

Luigi Sensi

(1)T. Ashby — R. A. L. Feel, The Via Flaminia, in «Journal of Roman Studies» 21 (1921), p. 177.

(2)R. Winkes, Bildnistypen der Livia, in N. Bonacasa — G. Rizza (a cura di), Ritratto ufifiiciale e ritratto privato (Atti della II Conferenza Roma, 26—30 settembre 1994 = Quaderni de «La Ricerca Scientifica» 116), Roma 1988, pp. 556—557, Abb. 1—2.

(3)D. Boschung, Bildnistypen der iulish-claudischen Kaiserfamilie: ein Kritischer Forschungbericht, in «Journal of Roman Archaeology» 63 (1993), pp. 45—47.

(4)T. Ashby — R. A. L. Feel, The Via Flaminia, in «Journal of Roman Studies» 21 (1921), p. 177.

(5)Cfr. W. Trillmich, Zur formgeschichte von Bildnis-Typen, in «Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts» 86 (1971), pp. 204—205.

(6)K. Fittschen — P. Zanker, Katalog der römischen Porträts in den Capitolinischen Museen und den anderen kommunalen Sammlungen der Stadt Rom, III. Kaiserinnen- und Prinzessinnenbildnisse Frauenporträts, Mainz am Rhein 1983, pp. 50—51, tavv. 81—82, cat. n. 64.

(7)F. Johansen, Catalogue. Roman Portraits I. Ny Carlsberg Glyptothék, I, Copenhagen 1994, Cat. 35, pp. 94—95.

Credits:
© 2002. Photo, text: De Marinis G., Tufi S. R., Baldelli G. Bronzi e marmi della Flaminia. Sculture romane e confronto. (Pergola, 15 giugno — 3 novembre 2002). Artioli Editore, Modena, 2002. P. 120—122, cat. no. 19.
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