Copy from an original of the late 3rd — 2nd cent. BCE. Inv. No. 5616.Naples, National Archaeological Museum
Male portrait, so-called Pseudo-Seneca.
Copy from an original of the late 3rd — 2nd cent. BCE.
Naples, National Archaeological Museum
(Napoli, Museo archeologico nazionale).
1/165. Busto detto di Seneca
Bronzo, occhi in pasta vitrea;
h. 33; h. testa 25;
da Ercolano, “Villa dei Papiri”, grande peristilio;
Inv. 5616;
copia romana di un originale dell’ellenismo medio (230—
Bibl.:
Numero della scheda dal catalogo Guida illustrata del Museo Nazionale di Napoli, a cura di A. Ruesch, 1908, 879;
B. Strandman, “The pseudo-Seneca problem”, in Konsthistorisk Tidskrift, XIX, 1950, pp. 53 ss.;
L. R. Wojcik, La Villa dei Papiri ad Ercolano. Contributo alla ricostruzione dell’ideologia della “nobilitas” tardo-repubblicana (Soprintendenza Archeologia di Pompei, Monografie, I), Roma 1986, pp. 97 ss., C 7, taw. LIII, LIV.
Il tipo iconografico ci è noto attraverso un numero elevatissimo di repliche. La più famosa è l’esemplare dalla Villa dei Papiri, che per il suo altissimo livello qualitativo ha fatto pensare che possa trattarsi non di una copia, ma dell’originale stesso. Il bronzo ercolanese fu identificato inizialmente con Seneca, ma la scoperta successiva (1813) di un ritratto di Seneca, accompagnato da iscrizione, con caratteri fisionomici totalmente diversi da quelli del tipo di ritratto in esame, sfatava tale arbitraria identificazione. Da questo momento sono state proposte numerosissime identificazioni di questo tipo di ritratto, conosciuto comunemente come Pseudo-Seneca. Tra di esse, per la presenza di una corona d’edera, che era premio degli agoni teatrali, in una replica ora al Museo delle Terme, e l’abbinamento di tale tipo di ritratto con Menandro in una doppia erma a Villa Albani, l’identificazione più probabile appare quella con il commediografo Aristofane (V sec. a. C.), un personaggio vissuto molto tempo prima della realizzazione dell’originale, da intendersi, dunque, come un ritratto di “ricostruzione”.
Bronze portrait, so-called pseudo-Seneca
inv. 5616The identification of the character represented here with Seneca goes back to Fulvio Orsini and his studies of the portraits of illustrious men. It was accepted by antiquarians and was the reason for this type’s great popularity, until the real portrait of the Roman philosopher was discovered in 1813 on a double herm with Socrates. This head from the great peristyle of the villa, whose original is datable to the end of the 3rd—
His identification, however, is still doubtful. The names of Hesiod, Callimachus, Philemon, Apollonius Rhodius etc., and, more recently, Ennius have been proposed.
© 1989. Description (1): Le Collezioni del Museo Nazionale di Napoli. I, 2. De Luca Edizioni D’Arte — Leonardo, Napoli, 1989. P. 128, cat. n. 1. 165.
© 1996. Description (2): Stefano De Caro, “The National Archaeological Museum of Naples”. Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta. Electa, Napoli, 2001. P. 289.